Non credo funzionerà

Mi sopporta, povera creatura. E’ innamorata, brutta malattia. Ho smesso di contare le lacrime e ho cominciato a percepire i silenzi.
I silenzi sono gli attimi di sospensione tra un dramma e una gioia.
L’eccesso di gioia piange, l’eccesso di tristezza ride, e io ho fondamentalmente bisogno di sinfonie mute.
Mi ci vedo, in mezzo ad una platea di lapidi e bare, a condurre una orchestra silenziosa di scheletri, spartiti scritti su pagine nere come
la notte, strumenti intarsiati di infinita solitudine. Una bottiglia di vino vicino alla caviglia, mezza vuota, mezza piena, a seconda se voi siate degli ottimisti alcolizzati o dei pessimisti assetati. E poi c’è lei, le sue spalle sempre più magre, sempre più attraenti, la sua bocca sempre più capace, i suoi pensieri sempre più estranei.
Lei non è te, tu non sei lei. Non lo sarete mai. E forse è questo che fa girare il mondo. L’infinita solitudine dell’essere vivo.
Quando ti addormenti sul tuo cuscino ancora sbavato dalla notte precedente, il mondo se ne va, si congeda, adesso sei tu, da solo, col tuo codice genetico scritto da angeli ubriachi, e le tue amanti, i tuoi familiari, i tuoi amici, i tuoi nemici, non hanno battute nel copione, non hanno ruoli. Sei lo stuntman del tuo subconscio, e chi si fa male sei tu, e tu soltanto, nel sentiero della notte che porta alla colazione dei desideri inespressi.
Il caldo le scioglie i capezzoli.
Vuole me, ed io voglio altro. Cerca me, e io mi trovo altrove, impigliato in un filo spinato di miserie spirituali. Un campo minato di inettitudini scientificamente programmate. What goes around comes around. E io mi ritrovo a girellare come un vecchio intorno al cantiere di me stesso, polsi incrociati dietro all’osso sacro, criticando tutto, si potrebbe fare tutto meglio, io, lo farei meglio, se avessi potere esecutivo sul mio ego.

Alex Kerouac

2 thoughts on “Non credo funzionerà

  1. Il fatto che abbiate trovato il tempo e le infrastrutture per postare il pezzo (il cui titolo era “Non credo funzionerà” in realtà, ma strafottesega va bene uguale) mi fa ben sperare che non siate finiti sotto un ponte.

    Allora cagnacci randagi, come va la sopravvivenza?

  2. Ciao bestia, scusa per il titolo errato ma abbiamo caricato in fretta. Per quanto riguarda la tua deduzione, sottovaluti le meraviglie della società moderna: puoi anche dormire per strada sotto la pioggia come abbiamo fatto ma, MAGIA, c’è il wifi libero per poterlo dire su \socialnetwork putacaso. Don’t worry though, ora siamo in ostello come bravi bimbi. Gran pezzo, grazie per averlo condiviso!

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