Quel tipo di sicurezza (parte 2)

Al guardaroba, c’è questa ragazza carina, bassa e scura ad occuparsene, non ricordo il suo nome.
Cara, dimmi, quel signore aveva delle chiavi di un’auto o di un albergo con se ?
No chiavi di auto no, solo quelle di un albergo.
Brava ragazza. Dimmi, quale albergo ?
Beh non c’era scritto, c’era solo il numero della stanza: 268.
Grazie, dettagli su quelle chiavi che mi possano essere utili ?
No. Però guarda, non aveva le chiavi di un auto, quando è uscito non ha chiamato o aspettato un taxi ma si è allontanato spedito come se avesse una direzione in mente e con questo freddo non doveva andare lontano. L’unico albergo qui intorno è il Who. Controllerei prima là.
Brava, brava, brava ragazza.
Grazie.
Dimmi, come ti chiami ?
Ana.
Messico ?
Si.
Sei sprecata in un guardaroba.
Spero di non restarci per sempre.
Farò in modo che non accada, consiglierò il tuo nome a qualcuno. Hai l’occhio per i dettagli e questo è un bene.

Esco in strada e mi avvio verso il Who, a piedi. Fa freddo, in strada c’è poca gente.
È quel periodo dell’anno non adatto per i turisti, i prezzi calano e i morti di fame sono gli unici che vengono. Non c’è nessuno di carino ed interessante per strada, passano in fretta solo un paio di tizi del tutto normali e dimenticabili.
Il Who è una roba medio bassa, abbastanza economica. È il genere di posto dove potete trovare i studenti di cui parlavo prima.
Il portiere lo conosco ma perdio non ricordo il nome, dovrò improvvisare con epiteti gentili.
Sera !
Qual buon vento ?
Saputo ?
Cosa ?
Al Within Temptation, successo mezzo casino e ora cerco questo tizio.
Per caso è uno scozzese del cazzo ?
Si, appartiene a quella razza lì. Per caso dorme qui ?
Magari dormisse, non fa altro che sbraitare con quella vacca della moglie che per inciso e grazie a Dio l’ho vista solo quando è arrivata. Non è mai uscita da quella stanza.
Per quale ragione questa gente viene qui da noi ?
Chiedilo a loro.
Posso fargli visita ?
Si, resta calmo abbiamo solo tre stanze occupate in questo periodo e quelle cornamuse disturbano già abbastanza.
Non preoccuparti…(il nome, il nome, il nome forse iniziava con la F). Non preoccuparti (e basta).

Arrivo alla 268. il parquet a terra è davvero lucido, quasi ti puoi specchiere. Che bella la stagione morta, pochi piedi lo calpestano, non è un bene per i guadagni ma anche nelle cose pessime può esserci del bello.
Sto per bussare ma da dietro la porta comincia un isterico concerto di urla femminili, la vacca ha una gran voce per dio! Potrebbe frantumare un vetro antiproiettile e l’impiegato che ci lavora dietro. Stanno litigando, non capisco una sola parola ma è divertente. A quanto pare il signor Mcscozzesedistograncazzo le sta prendendo, ha un filo di voce implorante. Mi senti buono e faccio toc toc, le urla cessano.

Un patetico [scozzese] grassottello sulla sessantina apre la porta.

Slon

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