Come quattro anni fa (ldcds ospita)

Metto su l’acqua, dallo stesso identico pentolino sottile, che lascia scaldarsi velocissimo. Giusto la misura di una tazza.
Prendo il tè, lo zucchero, il limone, tagliandone una fettina minuscola. Giusto per dare un po’ di sapore.
Troppe volte ho dovuto buttare via tutto per colpa del limone.
Anche questa volta trovo un limone vecchio, mezzo nero, arrotolato malissimo in un sacchetto di nylon bianco, forse della farmacia all’angolo.
Ci sono due pezzi.
Uno molto piccolo. Una fetta mezza schiacciata.
La prendo con due dita e faccio che pestare il pedale del bidoncino nero.
Bum.
Qualcosa mi ferma.
No.
Potrebbe ancora servire.

Conservo proprio tutto?
E’ più forte di me…

Sono nella stessa cucina di quattro anni fa.
Non sembra cambiato niente, eccetto che all’epoca a quest’ora stavo in pigiama, mentre ora anche in casa passo le ore completamente vestito.
Chissà perché, poi.
Stessa cucina, stesso pentolino. Tazza diversa.
All’epoca usavo bere tazzoni di tè grossi come terrine.
Schifo.
Un tè annacquato con una grossa fetta di limone tonda a rimbalzare a gioco del mio stesso mulinello.

Quattro anni fa…

Non avrei mai immaginato di rivedermi qui, ora, fare la stessa identica schifosissima cosa.
Quattro anni fa passavo le giornate aspettando. E così ora.
Passo la vita ad aspettare. Ora l’acqua per il tè come quattro anni fa.
Nessuna voglia di fare merenda con pane e prosciutto, mai stato quel tipo di persona. Ma nemmeno spendere soldi inutili per merendine della Ferrero partorite da bambine angolesi.

Voglia di ricordi…

Sto tornando indietro? Si può? Anche solo per un attimo…

Sto al gioco.
Decido di metter su le canzoni che ascoltavo all’epoca, come per convincermi.
Penso solo per un secondo a cosa ascoltassi quattro anni fa.
E’ facile.
Sorrido.
Beck.
Metto su quella che mi piaceva di più. Che anche il ricordo scaldi velocissimo.

your sorry eyes
they cut through bone
they make it hard
to leave you alone

Penso che stronzo com’ero scaricavo ancora le canzoni, mentre ora mi basta trovare il video.
Non voglio trovarle tutte, altrimenti l’incantesimo si spezza.
Decido di ascoltare solo questa a ripetizione.
Copio e incollo l’indirizzo su un altro sito e alzo il volume delle casse fino a livello Cucina.

Torno di là, verso l’acqua, il filtro e aspetto.

Intanto vado a pisciare, lasciando la porta aperta a far accomodare Beck. Se vuole anche ciucciarmelo è benvoluto.

there’s too many people you used to know
they see you coming they see you go

Piscio di traverso per non coprirlo.

this town is crazy
nobody cares

Vedo nel cesso della roba marrone. Sembra che qualcuno si sia dato da fare, poi capisco. E’ terra. Giorno di spinaci. La tirò giù con l’ultimo schizzetto come un bambino che colpisce il deodorante per il water. Mai capiti quei cosi.

baby you are lost
baby you are lost
baby you are lost cause

Torno in cucina.
Cazzo, non mi sono lavato le mani.
Prendo il detersivo dei piatti e do una leggera strofinata sulle dita ancora impregnate d’uccello, che si trasforma velocemente in un uccello all’arancia niente male. Ci devo pensare quando tornerò a puttane la prossima volta.

Cinque minuti passati.

Tolgo il filtro e schiaccio l’acceleratore.
Bum.
Il talloncino rimane fuori.
Peggio per lui.
Bum.
Ghigliottinato!

Vado a controllare la stanza di mio padre.
Dorme.
La macchina sibila un bip rassicurante, una ninna nanna che finisce dritta dritta nei polmoni.
Aspetta pure lui.

there’s a place where you are going
you ain’t never been before

Ho voglia di sputare. Faccio per terra, a insultare la casa che per tutti questi anni mi ha tenuto con sè, come un bambino che piscia nel piatto dove ha mangiato. O una roba del genere.
Non sono tanto buono con le metafore.

Quattro anni fa non l’avrei mai fatto, penso, mentre intingo il primo biscotto di una lunga serie..

Quattro anni fa…

Che poi era Febbraio.

E adesso siamo a Dicembre…

Cazzo sono già cinque.

M.D.Vis.

3 thoughts on “Come quattro anni fa (ldcds ospita)

  1. Ecco lo sbranfo che non ti aspetti, quello che ti solleva due dita di pelle d’oca anche se a costo di qualche segno di interpunzione.

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